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Canoni di locazione non percepiti, indicazione in dichiarazione

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Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo in formarla in merito alla possibilità di non indicare in dichiarazione dei redditi i canoni di locazione non riscossi, ma a una condizione precisa: è necessario che, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, sia stato ottenuto un atto formale come l’intimazione di sfratto per morosità o l’ingiunzione di pagamento.

Premessa

Il tema dei canoni di locazione non percepiti rappresenta una questione centrale per i proprietari d’immobili abitativi, soprattutto in un contesto di crisi economica e crescente morosità degli inquilini. Tali soggetti possono escludere dalla dichiarazione dei redditi (730 e Modello Redditi PF) i canoni non riscossi, ma solo al verificarsi di determinate condizioni.

Normativa di riferimento, evoluzione

Il Decreto Crescita n. 34/2019 ha permesso di non includere tra i redditi i canoni non percepiti per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2020, purché la mancata riscossione sia documentata con intimazione di sfratto per morosità o ingiunzione di pagamento.

NOTA BENE – Non è necessario attendere la conclusione della causa di sfratto: basta il provvedimento giudiziario ottenuto entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Per i canoni non riscossi prima del 2020, resta la precedente disciplina: i canoni vanno dichiarati e il locatore, solo a conclusione del procedimento giurisdizionale, può riconoscere un credito d’imposta pari all’imposta versata sui redditi non incassati.

Il Decreto Sostegni n. 41/2021 ha esteso la possibilità di “detassazione” a tutti i canoni non incassati dal 1° gennaio 2020, anche per contratti stipulati prima di tale data (basta che la morosità riguardi periodi successivi al 01/01/2020).

ATTENZIONE! – L’IMU resta dovuta anche se il canone non viene incassato! Il presupposto dell’IMU è il possesso dell’immobile, non la percezione del reddito.

Adempimenti in dichiarazione

RICORDA – Nel caso di canoni non percepiti, per escluderli dal reddito serve che, entro il termine di presentazione della dichiarazione, si ottenga un atto giudiziario: intimazione di sfratto per morosità o ingiunzione di pagamento.

Modello 730/2025 (redditi 2024) – Esempio

Canone annuo pattuito è € 6.000 (500 €/mese)
Canoni percepiti è solo da gennaio a maggio 2024 (€ 2.500)
Decreto ingiuntivo ottenuto è ottobre 2024
Tipologia canone è Libero mercato – tassazione ordinaria

Compilazione del Modello 730 (righi B1-B5)

Colonna Cosa indicare
1 Rendita catastale
2 Cod. 3 – immobile locato in regime di libero mercato
3 365 (giorni di possesso dell’immobile)
4 100% (quota di possesso)
5 Cod. 1 – tassazione ordinaria
6 SOLO CANONI PERCEPITI: € 2.500
7 Codice 4

 

Modello Redditi PF 2025 (redditi 2024) – Esempio

Canone annuo pattuito è € 6.000 (500 €/mese)
Canoni percepiti è solo da gennaio a giugno 2024 (€ 3.000)
Decreto ingiuntivo ottenuto è Gennaio 2025
Tipologia canone è Concordato – cedolare secca

Compilazione del Redditi PF (righi RB1-RB9)

Colonna Cosa indicare
1 Rendita catastale
2 Cod. 8 – immobile locato a canone concordato
3 365 (giorni di possesso dell’immobile)
4 100% (quota di possesso)
5 Cod. 3 – cedolare secca
6 SOLO CANONI PERCEPITI: € 3.000
7 Codice 4
05 Lug 2025

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