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Bonus ZES Unica Mezzogiorno. Proroga al 2025

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Normativa di riferimento

Il credito d’imposta per gli investimenti nella ZES UNICA Mezzogiorno è disciplinato dall’articolo 16 del D.L. 19/9/2022, n. 124. Con la proroga della Legge n. 207/2024 sono confermati anche il 2025 gli incentivi per gli investimenti nei territori agevolati delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, che fanno parte della ZES unica del Mezzogiorno.

 

Requisiti per l’accesso all’agevolazione


Gli incentivi sono destinati alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate nella ZES. Nel dettaglio:

Imprese beneficiarie

Operanti in vari settori produttivi, esclusi quelli dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia, e settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Investimenti ammissibili

Comprendono macchinari, impianti e attrezzature nuove, destinati a strutture produttive situate nella ZES, inclusi terreni e immobili strumentali con un valore non superiore al 50% dell’investimento complessivo.

 

Investimenti ammissibili


Requisiti generali

Gli investimenti devono far parte di un progetto di investimento iniziale che, secondo le norme comunitarie, è definito come:

  • creazione di un nuovo stabilimento. 
  • ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente. 
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente. 
  • cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

 

Tipologie di beni ammissibili


  • Macchinari, impianti e attrezzature varie: sono ammissibili gli investimenti riguardanti macchinari, impianti e attrezzature varie che saranno destinati a strutture produttive già esistenti o nuove strutture impiantate nel territorio della ZES unica.
  • Terreni e immobili:l’acquisto di terreni è ammesso entro il limite massimo del 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato;

    acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

  • Beni già utilizzati:ammissibilità dei beni immobili anche se riguardano beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per attività economica.
  • Locazione Finanziaria:æ acquisizione di beni strumentali nuovi mediante contratti di locazione finanziaria è ammissibile.

 

Settori esclusi


  • Gli investimenti non sono ammissibili per le imprese operanti nei seguenti settori:
  •  industria siderurgica;
  •  industria carbonifera;
  •  costruzione navale;
  •  fibre sintetiche;
  •  trasporti (esclusi i settori del magazzinaggio e di supporto ai trasporti) e relative infrastrutture;
  •  produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche;
  •  Settori creditizio, finanziario e assicurativo.

 

Condizioni di acquisizione


Le acquisizioni devono avvenire tra soggetti tra i quali non sussistono rapporti di controllo o di collegamento, e devono essere realizzate a condizioni di mercato.

 

RICORDA! Gli operatori economici devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, entro determinate finestre temporali, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute e quelle future previste, allegando le relative fatture elettroniche e certificazioni del revisore contabile. Ogni programma di investimenti deve rientrare in un minimo di 200mila euro e un massimo di 100 milioni di euro. Le imprese beneficiarie devono mantenere le attività agevolate nelle aree ZES per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento, pena la revoca dei benefici.

È essenziale che gli investimenti realizzati siano in linea con le normative comunitarie e nazionali, e che tutte le comunicazioni e relazioni siano inviate correttamente e nei tempi previsti per evitare la decadenza dall’agevolazione.

 

Entità dell’agevolazione


Il credito d’imposta è calcolato sul costo degli investimenti ammissibili:

  • 50% è programmi realizzati nelle aree del Fondo sostegno transizione giusta della Regione Puglia
  • 40% è programmi nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e nel Fondo sostegno transizione giusta della Sardegna
  • 30% è regioni Basilicata, Molise e Sardegna
  • 15% è zone assistite della Regione Abruzzo. Le aliquote sono incrementate di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti per le piccole imprese con investimenti ammissibili fino a 50 milioni di euro

 

Modalità di accesso


Per usufruire dell’agevolazione, le imprese devono presentare:

  1. comunicazione preliminare: dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, con l’ammontare delle spese ammissibili sostenute e previste fino al 15 novembre 2025.
  2. comunicazione integrativa: dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, attestante la realizzazione degli investimenti dichiarati nella comunicazione preliminare.

 

Modelli e comunicazioni


L’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta:

  1. software “ZESUNICA2025” per la comunicazione preliminare;
  2. software “ZESUNICAINTEGRATIVA2025” per la comunicazione integrativa;
  3. software “ZES UNICA AGRICOLA 2025” per le imprese nel settore agricolo e della pesca.

 

Termini di utilizzo del credito


Il credito d’imposta è:

  1. utilizzabile esclusivamente in compensazione;
  2. non soggetto ai limiti annuali delle compensazioni;
  3. indicabile nella dichiarazione dei redditi del periodo di imposta di riconoscimento e successivi.
04 Mag 2025

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