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UNICO/IRAP 2015: proroga versamenti

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Il DPCM del 9.6.2015 pubblicato in G.U. 12.06.2015 ha disposto la proroga dei versamenti derivanti dalle dichiarazioni Unico/Irap 2015, a favore dei contribuenti con studi di settore.

In particolare, il DPCM, prevede la proroga dei termini di versamento a favore dei soggetti:

  1. che esercitano un’attività economica per la quale sono stati elaborati gli studi di settore e che dichiarano:
  • ricavi/compensi di ammontare ≤ €. 5.164.569;
  • a nulla rilevando altre eventuali cause di esclusione/inapplicabilità.

Possono, quindi, fruire alla proroga anche i soggetti per i quali operano:

  • cause di esclusione dagli studi di settore (che non sia da quella rappresentata dall’ammontare di ricavi/compensi > €. 5.164.569,00): inizio o cessazione attività, non normale svolgimento dell’attività, determinazione forfettaria del reddito, ecc.
  • cause di inapplicabilità degli studi stessi (es.: cooperative, società consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate, ecc.).

2.  I soggetti che dichiarano un reddito imputato dai soggetti di cui sopra:

  • soci di società di persone o Srl in trasparenza fiscale;
  • soci di studi associati;
  • collaboratori di impresa familiare (e coniugi di aziende coniugali).

3.  I contribuenti che adottano il regime dei “minimi” o il nuovo regime forfettario (si ritiene per qualsiasi attività svolgano, anche se priva di studio di settore regolarmente validato).

Saldo/Acconto Irpef Ires ed Irap

Tra le imposte da pagare figura il saldo 2014 di IRPEF e relative addizionali, IRES ed IRAP, i quali sono determinati quale differenza tra l’imposta risultante dal mod. UNICO / IRAP 2015 e quanto versato a titolo di acconto nel corso del 2014 (giugno-luglio-agosto e/o novembre-dicembre).

L’imposta a saldo non va versata ovvero, se a credito, non è rimborsabile e non può essere utilizzata in compensazione se il relativo importo è:

  • non superiore a € 12 con riferimento ad IRPEF, relative addizionali e IRES;
  • non superiore a € 10,33 con riferimento all’IRAP, tenendo presente che detto ammontare va riferito all’importo a debito/credito in ciascuna Regione e che lo stesso può essere fissato in misura diversa dalle singole leggi regionali.

I contribuenti sono tenuti al versamento dell’acconto delle imposte dovute per i redditi che saranno conseguiti nel 2015, da dichiarare nel mod. UNICO / IRAP 2016, entro i medesimi termini previsti per il saldo 2014, ossia:

  • 6 (16.7 con la maggiorazione dello 0,40%), per coloro che non beneficiano della proroga;
  • 7 (20.8 con la maggiorazione dello 0,40%), per coloro che beneficiano della proroga.

I soggetti, minimi fino al 2013, che nel 2014:

  • sono fuoriusciti dal regime dei minimi (nel 2014 hanno applicato il regime “ordinario”);
  • hanno versato l’acconto 2014 dell’imposta sostitutiva (codici tributo “1793” e “1794”);

evidenziano a rigo RN38, campo 4 del mod. UNICO 2015 PF quanto versato a titolo di acconto 2014 dell’imposta sostitutiva, facendo così “confluire” detto importo nell’IRPEF. In tal modo quanto versato è scomputato dall’imposta a debito ovvero sommato all’imposta a credito.

Saldo/acconto cedolare secca 

Le persone fisiche titolari di redditi da locazione di immobili uso abitativo che hanno applicato la cedolare secca devono:

  • dichiarare i redditi soggetti a cedolare secca nel Quadro RB del mod. UNICO 2015 PF;
  • versare il saldo dovuto tenendo presente quanto già versato a titolo di acconto.

In merito si rammenta che dal 2014, l’aliquota “agevolata” della cedolare secca è fissata nella misura del 10% ed è applicabile ai contatti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate, oltre che nei Comuni con carenze di disponibilità abitative e ad alta tensione abitativa, anche nei Comuni per i quali è stato deliberato lo stato di emergenza nei 5 anni precedenti il 28.5.2014. L’aliquota “ordinaria” rimane fissata al 21%.

L’acconto 2015 delLa cedolare secca (21% – 10%) è dovuto in misura pari al 95% dell’imposta dovuta per il 2014 e va determinato con le medesime modalità previste ai fini IRPEF

Saldo/Acconto  Ivie e Ivafe

Entro il termine previsto per il saldo IRPEF, ossia entro il 16.6/16.7.2015 (con la maggiorazione dello 0,40%) per i soggetti che non usufruiscono della proroga ovvero il 6.7/20.8.2015 (con la maggiorazione dello 0,40%) per i soggetti che usufruiscono della proroga, le persone fisiche sono tenute al versamento del saldo 2014 dell’imposta dovuta:

  • sugli immobili situati all’estero (IVIE);
  • sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE);

determinata nel Quadro RW del mod. UNICO 2015 PF.

Con riferimento all’IVAFE si rammenta che a seguito delle modifiche apportate dalla c.d. “Legge Europea 2013-bis”, già dal 2014, la base imponibile non è costituita dalle attività finanziarie individuate dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 2.7.2012, n. 28/E ma dai soli prodotti finanziari detenuti all’estero.

Entro i predetti termini, i soggetti interessati devono provvedere al versamento dell’acconto IVIE/IVAFE, determinate nel Quadro RW, con le medesime modalità previste ai fini IRPEF.

Codici tributo

I codici tributo da utilizzare sono i seguenti:
Saldo IRPEF                                                                                                                             4001
Acconto IRPEF (1° rata)                                                                                                        4033
Addizionale regionale                                                                                                             3801
Saldo addizionale comunale                                                                                                 3844
Acconto addizionale comunale                                                                                            3843
Saldo IRES                                                                                                                               2003
Acconto IRES (1° rata)                                                                                                           2001
Saldo maggiorazione IRES (10,50%) società di comodo                                                2020
Acconto maggiorazione IRES (10,50%) società di comodo                                          2018
Saldo IRAP                                                                                                                            3800
Acconto IRAP (1° rata)                                                                                                         3812
Saldo imposta sostitutiva (5%) regime dei minimi                                                           1795
Acconto imposta sostitutiva (5%) regime dei minimi (1° rata)                                      1793
Imposta sostitutiva 10% (nuove iniziative)                                                                       4025
Acconto 20% (redditi tassazione separata)                                                                     4200
Saldo imposta sostitutiva (10% – 21%) cedolare secca                                                     1842
Acconto imposta sostitutiva (10% – 21%) cedolare secca (1° rata)                                1840
Saldo imposta patrimoniale immobili all’estero (IVIE)                                                  4041
Acconto imposta patrimoniale immobili all’estero (IVIE)                                             4044
Saldo imposta patrimoniale attività finanziarie all’estero (IVAFE)                             4043
Acconto imposta patrimoniale attività finanziarie all’estero (IVAFE)                        4047
01 Lug 2015

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