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Versamenti volontari: terzo trimestre 2015

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I versamenti volontari sono quei contributi che vanno corrisposti da chi ha cessato o interrotto l’attività lavorativa, al fine di:

  • perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per raggiungere il diritto a una prestazione pensionistica;
  • incrementare l’importo del trattamento pensionistico a cui si avrebbe diritto, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti.
Il rilascio dell’autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato alla cessazione ovvero all’interruzione del rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo.

 Tuttavia, la suddetta autorizzazione può essere concessa anche se il rapporto di lavoro (subordinato o autonomo) non è cessato nel caso di:

  • sospensione dal lavoro, anche per periodi di breve durata se tali periodi sono assimilabili alla interruzione o cessazione del lavoro (aspettativa per motivi di famiglia, ecc. );
  • sospensione o interruzione del rapporto di lavoro, previste da specifiche norme di legge o disposizioni contrattuali successivi al 31.12.1996 (congedi per formazione, congedi per gravi e documentati motivi familiari, aspettativa non retribuita per motivi privati o malattia, sciopero, interruzione del rapporto di lavoro con conservazione del posto per servizio militare, ecc.) in alternativa alla possibilità di riscatto come previsto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 564/1996;
  • attività svolta con contratto di lavoro part-time, se effettuata a copertura ovvero a integrazione dei periodi di attività lavorativa svolta a orario ridotto;
  • integrazione dei versamenti per attività lavorativa svolta nel settore agricolo con iscrizione per meno di 270 giornate complessive di contribuzione effettiva e figurativa nel corso dell’anno.

 

Possono richiedere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria anche i lavoratori iscritti alla Gestione Separata.

Le ricordiamo, inoltre, che i versamenti volontari sono utili per coprire con la contribuzione i periodi durante i quali il lavoratore:

  • non svolge alcun tipo di attività lavorativa dipendente o autonoma (compresa quella parasubordinata);
  • ha chiesto brevi periodi di aspettativa non retribuita per motivi familiari o di studio;
  • ha stipulato un contratto part-time (verticale, orizzontale o ciclico).

 

La domanda

Per poter chiedere il versamento volontario, dovrà presentare specifica istanza, in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • web – avvalendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto (inps.it);
  • contact center multicanale – chiamando al numero 803.164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico, previa identificazione tramite PIN;
  • patronati e tutti gli intermediari dell’Istituto – usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

 

A tal fine è necessario essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati;

almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.

 

Modalità di pagamento

È nostra cura informarLa che i contributi volontari possono essere versati mediante uno dei seguenti canali:

Bollettino MAV

(Pagamento mediante avviso)

Può essere pagato in una qualsiasi banca senza commissioni aggiuntive. Il bollettino MAV può essere richiesto, stampato e modificato, collegandosi al sito dell’INPS (www. inps.it): “Portale Pagamenti” –> “Versamenti Volontari”.
Online sul sito dell’INPS Utilizzando la carta di credito.
Contact Center Telefonando al:

numero 803164 gratuito da rete fissa;

oppure al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico, utilizzando la carta di credito.

Rapporto interbancario diretto (RID) L’interessato può richiedere l’addebito direttamente sul conto corrente, attivabile compilando l’apposito modulo fornito dall’Istituto al momento dell’autorizzazione al versamento e presentato all’istituto di credito, presso il quale è acceso il conto corrente.

 

Importo

L’importo del contributo varia in base alla categoria del lavoratore, come di seguito illustrato.

 

LAVORATORI DIPENDENTI

Per i lavoratori dipendenti l’importo del contributo volontario da pagare si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento, l’aliquota contributiva vigente per la contribuzione obbligatoria. Tale aliquota, per quest’anno, è pari al:

  • 32,87% per i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria nel FPLD da decorrenza successiva al 31 dicembre 1995;
  • 27,87% per i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria con decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1995.

 

Si riportano di seguito, per anno solare dal 1997 al 2015:

  • i minimali di retribuzione settimanale;
  • gli importi della prima fascia di retribuzione annuale (tetto pensionabile);
  • i massimali di cui all’art. 2, co. 18, della L. n. 335/1995;
  • le aliquote contributive IVS relative ai lavoratori dipendenti non agricoli autorizzati dopo il 31/12/1995.

 

Anno Retribuzione minima settimanale Prima fascia retribuzione annua Massimale Aliquota IVS
2015 € 200,76 € 46.123 € 100.324 32,87%
2014 € 200,35 € 46.031 € 100.123 32,37%
2013 € 198,17 € 45.530 € 99.034 32,37%
2012 € 192,40 € 44.204 € 96.149 31,87%
2011 € 187,34 € 43.042 € 93.622 31,87%
2010 € 184,39 € 4

.364

€ 92.147 31,37%
2009 € 183,10 € 42.069 € 91.507 31,37%
2008 € 177,42 € 40.765 € 88.669 30,87%
2007 € 174,46 € 40.083 € 87.187 30,87%
2006 € 171,03 € 39.297 € 85.478 30,07%
2005 € 168,17 € 38.641 € 84.049 30,07%
2004 € 164,87 € 37.883 € 82.401 29,57%
2003 € 160,85 € 36.959 € 80.391 29

57%

2002 € 157,08 € 36.093 € 78.507 29,07%
2001 £ 296.140 £ 68.048.000 £ 148.014.

00

29,07%
2000 £ 288.640 £ 66.324.000 £ 144.263.000 28,57%
1999 £ 284.100 £ 65.280.000 £ 141.991.000 28,57%
1998 £ 279.080 £

4.126.000

£ 139.480.000 28,17%
1997 £ 274

420

£ 63.054.000 £ 137.148.000 28,37%

 

ARTIGIANI E COMMERCIANTI

Con riferimento al contributo dovuto dai soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria nelle gestioni degli Artigiani e degli Esercenti attività commerciali, si rammenta che il contributo viene determinato secondo i criteri in vigore dal 1° luglio 1990, stabiliti dall’art. 3 della L. n. 233/1990 e s.m.i.

 

Come si calcola la contribuzione volontaria?

Si determina applicando le aliquote stabilite per il versamento dei contributi obbligatori al reddito medio di ciascuna delle otto classi di reddito previsti dalla suddetta norma (vedi tabelle). La classe di reddito da attribuire a ciascun lavoratore è quella il cui reddito medio è pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti negli ultimi 36 mesi di attività.

Gli importi dei contributi volontari degli Artigiani e degli Esercenti attività commerciali, per il corrente anno, sono stati così rideterminati:

  Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e collaboratori di età superiore ai 21 anni 22,65% 22,74%
Collaboratori di età non superiore ai 21 anni 19,65% 19,74%

Di seguito Le riportiamo le tabelle di contribuzione da applicare con effetto dal 1° gennaio 2015.

ARTIGIANI

– Classi di reddito ai fini della prosecuzione volontaria –

(Decorrenza 1/01/2015)

Classi di reddito Reddito medio imponibile Contribuzione mensile
22,65% 19,65%
1 Fino a € 15.548 € 15.548 € 293,47 € 254,60
2 da € 15.548 a € 20.644 € 18.097 € 341,58 € 296,34
3 da € 20.645 a € 25.740 € 23.193 € 437,77 € 379,79
4 da € 25.741 a € 30.836 € 28.289 € 533,95 € 463,23
5 da € 30.837 a € 35.932 € 33.385 € 630,14 € 546,68
6 da € 35.933 a € 41.028 € 38.481 € 726,33 € 630,13
7 da € 40.029 a € 46.122 € 43.576 € 822,50 € 713,56
8 da € 45.123 € 46.123 € 870,57 € 755,26

 

COMMERCIANTI

– Classi di reddito ai fini della prosecuzione volontaria –

(Decorrenza 1/01/2015)

Classi di

reddito

Reddito medio imponibile Contribuzione

mensile

22,74% 19,74%
1 Fino a € 15.548 € 15.548 € 294,63 255,76
2 da € 15.548 a € 20.644 € 18.097 € 342,94 297,70
3 da € 20.645 a € 25.740 € 23.193 € 439,51 381,52
4 da € 25.741 a € 30.836 € 28.289 € 536,08 465,35
5 da € 30.837 a € 35.932 € 33.385 € 632,65 549,18
6 da € 35.933 a € 41.028 € 38.481 € 729,21 633,01
7 da € 40.029 a € 46.122 € 43.576 € 825,77 716,83
8 da € 45.123 € 46.123 € 874,03 758,72

 

GESTIONE SEPARATA INPS

Infine, teniamo a precisarLe che l’importo del contributo volontario dovuto alla Gestione Separata INPS deve essere determinato applicando all’importo medio dei compensi percepiti nell’anno di contribuzione precedente alla data della domanda, l’aliquota IVS di finanziamento della Gestione.

A tal fine deve essere presa in considerazione esclusivamente l’aliquota IVS vigente per i soggetti privi di altra tutela previdenziale e non titolari di pensione pari, per l’anno 2015, al 27% per i professionisti ed al 30% per i collaboratori e figure assimilate.

Per tali soggetti, poiché il minimale per l’accredito contributivo è fissato in € 15.548, l’importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione Separata INPS non potrà essere inferiore a:

  • € 4.197,96 su base annua;
  • € 349,83 su base mensile.

 

09 Dic 2015

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