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Modello 730_2017: i controlli da effettuare sui dati inseriti nella precompilata

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A partire dal 2 maggio è già possibile integrare, modificare e inviare la precompilata nel caso del modello 730. Per il modello Redditi l’invio potrà essere effettuato a partire dall’11 maggio. Tra le novità di quest’anno anche la possibilità di consultare e, se necessario, correggere, la dichiarazione precompilata 2016, purché sia stata inviata tramite l’applicazione web. Per le eventuali modifiche della dichiarazione precompilata 2016 i contribuenti devono utilizzare il modello Unico 2016 integrativo, disponibile online selezionando la funzione “cambia anno di dichiarazione”, all’interno dell’applicazione, che consente di selezionare la dichiarazione su cui si intende intervenire.

Nella sezione del sito internet dedicata al 730 precompilato https://infoprecompilata.agenziaentrate.it, è possibile visualizzare:

  • il modello 730 precompilato;
  • un prospetto con l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione (ad esempio i dati del sostituto che ha inviato la Certificazione Unica oppure i dati della banca che ha comunicato gli interessi passivi sul mutuo).
Se le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate risultano incomplete, queste non vengono inserite direttamente nella dichiarazione ma sono esposte nell’apposito prospetto per consentire al contribuente di verificarle ed eventualmente indicarle nel 730 precompilato. Ad esempio, dall’Anagrafe tributaria può risultare l’atto di acquisto di un fabbricato, di cui però non si conosce la destinazione (sfitto, dato in comodato, ecc.).

Nello stesso prospetto sono evidenziate anche le informazioni che risultano incongruenti e che quindi richiedono una verifica da parte del contribuente.

  • l’esito della liquidazione: il rimborso che sarà erogato dal sostituto d’imposta e/o le somme che saranno trattenute in busta paga. L’esito della liquidazione non è disponibile se manca un elemento essenziale, quale, ad esempio, la destinazione d’uso di un immobile. Il risultato finale della dichiarazione sarà disponibile dopo l’integrazione del modello 730;
  • il modello 730-3 con il dettaglio dei risultati della liquidazione.

Chi presenta il 730 precompilato direttamente o tramite il sostituto d’imposta senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non sarà sottoposto a controllo formale sui documenti (che quindi in questo caso non saranno da conservare) relativi agli oneri precaricati nella dichiarazione, forniti all’Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi.

Soffermiamoci proprio sulle verifiche dei dati precaricati nel modello precompilato cui è tenuto a porre in essere il contribuente sia qualora decida di inviare direttamente il modello tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate sia nel caso in cui si rivolga ad un Caf o ad un professionista abilitato. Si ricorda che in quest’ultimo caso il controllo formale sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili sarà effettuato nei confronti del Caf o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, anche con riferimento agli oneri comunicati dai soggetti terzi (basti pensare ai dati sugli interessi passivi per l’acquisto dell’abitazione principale). Resta fermo che il contribuente, tenuto a fornire al professionista abilitato tutte le pezze giustificative, da conservare fino al 31 dicembre 2022, degli oneri deducibili e detraibili (fatture, ricevute quietanze di pagamento) può essere comunque soggetto a verifica del possesso dei requisiti soggettivi per fruire delle diverse agevolazioni fiscali quali detrazioni o deduzioni come ad esempio il requisito relativo all’effettiva destinazione ad abitazione principale dell’immobile per cui vengono detratti gli interessi passivi relativi al mutuo.

I controlli da effettuare

Andiamo a riportare in via tabellare, per i diversi dati del modello 730 precompilato, le possibili problematiche su cui possono trovare a fronteggiarsi i contribuenti nel momento in cui accedono allo stesso modello nonché al foglio riepilogativo nel quale è possibile verificare quali dati sono stati utilizzati o meno per la predisposizione della precompilata (Fonte sito Agenzia delle Entrate).

 

 

L’invio del modello 730 e le possibili problematiche

 

Area di rischio Problematica Possibile motivazione  

Soluzioni

Certificazione Unica Nel foglio riepilogativo i dati relativi alla CU risultano non utilizzati. Come si può intervenire? Il sostituto d’imposta ha trasmesso all’Agenzia più Certificazioni Uniche (CU). Verificare eventualmente con il sostituto d’imposta, quale sia la certificazione corretta e inserire i dati mancanti nella dichiarazione.
Certificazione Unica   Risultano più Certificazioni Uniche (CU) in cui è stata compilata la sezione relativa ai conguagli. Questa situazione si verifica nel caso in cui il contribuente abbia chiesto a più di un sostituto di effettuare le operazioni di conguaglio.
Cosa fare?

 

Verificare se le operazioni di conguaglio hanno riguardato tutti i redditi e le ritenute delle Certificazioni Uniche (CU) rilasciate; è importante controllare che la somma di tali importi non contenga duplicazioni. Infine, inserire i dati mancanti nella dichiarazione.

 

Certificazione Unica   Risultano più Certificazioni Uniche (CU) non correttamente conguagliate. I dati relativi al conguaglio riportati nella CU rilasciata dal sostituto d’imposta che lo ha effettuato non corrispondono ai dati riportati nella/e CU del/dei sostituto/i che ha/hanno erogato altri redditi interessati dal conguaglio. Verificare i dati riportati nelle singole CU e che le operazioni di conguaglio siano state effettuate correttamente. Infine, inserire i dati mancanti nella dichiarazione.
Polizze assicurative Le informazioni relative alle polizze aventi ad oggetto le persone con disabilità grave risultano non utilizzate. Risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di assicurazione. Controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare l’Assicurazione; inserire l’importo corretto nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Contributi previdenziali Informazioni relative alla previdenza complementare risultano non utilizzate. Oltre alla comunicazione dell’ente previdenziale, risulta che il datore di lavoro ha riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, controllare che la deduzione non sia stata già riconosciuta dal sostituto d’imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico); quindi inserire il dato nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.
Contributi previdenziali I Dati relativi ai contributi per i lavori domestici risultano non utilizzati. Oltre alla comunicazione dell’Inps, risulta che il datore di lavoro ha riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, controllare che la deduzione non sia stata già riconosciuta dal sostituto d’imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico); quindi inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Contributi previdenziali I Dati relativi ai contributi previdenziali e assistenziali non risultano precaricati nel 730. Oltre alla comunicazione dell’ente previdenziale, risulta che il datore di lavoro ha riconosciuto l’agevolazione relativa ai contributi. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, controllare che la deduzione non sia stata già riconosciuta dal sostituto d’imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico); quindi inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Fabbricati e Terreni Nella dichiarazione precompilata il canone viene riportato senza considerare l’adeguamento Istat. Se nel contratto non è stata esercitata l’opzione per il regime della cedolare secca, il contribuente ha la facoltà di adeguare o meno il canone di locazione all’indice Istat. Nella dichiarazione precompilata è riportato l’importo risultante dalla dichiarazione dell’anno precedente o dalla banca dati degli atti del registro per i nuovi contratti, con un apposito avviso con cui si segnala che se lo stesso è stato variato in ragione dell’adeguamento Istat va modificata la dichiarazione indicando il canone aggiornato.
Fabbricati e terreni Mancata presentazione dichiarazione anno precedente. Non sono presenti tutti i dati relativi a fabbricati e terreni. Nel caso in cui, non sia stata presentata la dichiarazione nell’anno precedente oppure nella dichiarazione dell’anno precedente non siano stati compilati i quadri relativi ai redditi dei terreni e dei fabbricati, sono riportati nella dichiarazione precompilata solo i dati relativi ai nuovi acquisti, che risultano dalla banca dati immobiliare, e i nuovi contratti di locazione stipulati, presenti nella banca dati degli atti del registro. Le altre informazioni presenti nelle banche dati sono riportate esclusivamente nel foglio informativo. Nel caso di immobili censiti con il sistema tavolare sono riportate nel foglio riepilogativo tutte le informazioni disponibili segnalando con un opportuno avviso che si tratta di dati da verificare con attenzione prima di procedere con l’inserimento in dichiarazione.
Familiari a carico Mancata indicazione del C.F. familiare a carico. Il familiare indicato a carico possiede un reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, superiore a € 2.840,51. La procedura ha verificato che in una o più Certificazioni uniche (CU) esistono redditi di importo maggiore di € 2.840,51.  Verificare se il familiare indicato a carico ha effettivamente superato il limite reddituale di € 2.840,51 ed eventualmente contattare il sostituto d’imposta per controllare la correttezza della Certificazione unica (CU) rilasciata.
  Il codice fiscale indicato dal sostituto d’imposta nella Certificazione unica (CU) non è formalmente corretto oppure non esiste. Riportare nel quadro della dichiarazione dei familiari a carico il codice fiscale presente nella tessera sanitaria.
   Risultano più Certificazioni uniche (CU) nelle quali per il coniuge o per il primo figlio sono riportati codici fiscali diversi. Verificare e compilare correttamente il quadro FA.
Non è stato indicato il codice fiscale del coniuge non a carico. La fonte dei familiari a carico è la Certificazione Unica. Se la dichiarazione non lo contiene, deve essere inserito autonomamente dal contribuente. Nel caso del 730 precompilato questo inserimento non costituisce una modifica della dichiarazione.
Si vuole definire una diversa percentuale di carico tra genitori ad esempio per le spese mediche. Opzione Ammessa Modifica al 730 precompilato.
Spese effettivamente non sostenute Nella dichiarazione precompilata sono state inserite delle spese che il contribuente effettivamente non ha sostenuto.   Se per un errore nella comunicazione dei dati da parte dei soggetti terzi nella dichiarazione precompilata sono state inserite o esposte nel foglio informativo spese che non sono state sostenute o che non sono deducibili o detraibili (ad esempio spese per l’acquisto di parafarmaci, come gli integratori alimentari), è necessario modificare la dichiarazione precompilata, eliminando la spesa non sostenuta o non deducibile/detraibile oppure non considerando la stessa è indicata solo nel foglio informativo.
Sostituto d’imposta Nel 730 precompilato non è indicato il sostituto di imposta. Il dato relativo al sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio non viene precompilato perché la situazione del contribuente potrebbe modificarsi nel corso dell’anno. Il contribuente, a partire dal 2 maggio, deve quindi inserire questa informazione, e può:

  • scegliere tra i sostituti proposti dall’Agenzia (si tratta del soggetto/dei soggetti che ha/hanno trasmesso la sua/le sue CU);
  • indicare l’assenza del sostituto (per esempio se ha perso il lavoro nel corso dell’anno);
  • indicare un nuovo sostituto (per esempio se ha cambiato datore di lavoro nell’anno di presentazione della dichiarazione).

Tali operazione non configurano una modifica alla precompilata.

 

 

Interessi passivi sui mutui ab.principale

I dati comunicati dai soggetti terzi risultano non precaricati. Risultano due o più comunicazioni relative allo stesso contratto di mutuo o alla stessa tipologia (acquisto abitazione principale). Controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile ed eventualmente contattare la Banca; inserire l’importo corretto nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Il totale degli interessi indicato nella dichiarazione del 2016 (redditi 2015) risulta di importo inferiore rispetto a quello comunicato dalla Banca quest’anno e ricondotto ai limiti. Controllare la documentazione ed eventualmente contattare la Banca per verificare l’importo detraibile, quindi inserire quello corretto nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Nella dichiarazione del 2016 (redditi 2015) non è presente alcun immobile adibito ad abitazione principale. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Presenza di surroga nel contratto di mutuo e stipula del mutuo tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016.  Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, dopo aver ricondotto nei limiti di detraibilità la spesa, inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Spese funebri I dati di spesa sono indicati nel solo foglio informativo. La spesa funebre non è stata inserita nella dichiarazione precompilata poiché al momento della predisposizione della stessa il decesso non risultava ancora comunicato dal comune all’Anagrafe tributaria. Il contribuente può integrare la dichiarazione riportando le spese sostenute in dipendenza del decesso entro il limite di detraibilità di € 1.550 per evento funebre.
Spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico parti condominiali I dati relativi alle spese di ristrutturazione edilizie e risparmio energetico non sono stati utilizzati. L’importo dei bonifici pagati dal condominio nel 2016 è inferiore a quello indicato dall’amministratore nella comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
L’amministratore non ha indicato i dati catastali relativi all’appartamento oggetto d’intervento (non è stato, pertanto, possibile verificare il limite massimo di detraibilità della spesa). Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
Il condominio minimo (con condòmini fino a otto) non è obbligato per legge a nominare un amministratore e, pertanto, in assenza di tale figura non è tenuto all’invio dei dati. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
La spesa è stata sostenuta dal locatario ma non compare nella sua dichiarazione precompilata. L’Amministratore di condominio comunica all’Agenzia delle Entrate, quale soggetto a cui è attribuita la spesa, colui che gli è stato indicato come tale dal proprietario dell’appartamento. In assenza di comunicazione da parte del proprietario, l’amministratore indica semplicemente quale soggetto a cui è attribuita la spesa il proprietario medesimo. Verificare di avere tutti i requisiti e, in caso positivo, inserire il dato nel Quadro E del 730 o Quadro RP del modello Redditi.
 

 

 

 

 

 

 

Bonus mobili e ristrutturazione

Nella precompilata non viene riportata la 1° rata della detrazione spettante. L’Agenzia delle Entrate al momento di elaborazione della dichiarazione precompilata, non sa, per esempio, se il contribuente ha i requisiti, oggettivi e soggettivi, previsti per ottenere le detrazioni.  

 

Verifica il possesso dei requisiti ed inserirli in dichiarazione; per il bonus mobili giovani coppie il dato non è precaricato.

Le spese per interventi di ristrutturazione e per l’acquisto di mobili ed elettrodomestico non sono indicati separatamente.  

La causale indicata nel bonifico per il bonus mobili e il bonus lavori coincide

Verificare il possesso dei requisiti soggettivi e oggetti vi e riportare i dati di spesa in dichiarazione.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spese sanitarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Disallineamento tra spese sanitarie sostenute e rimborsi ricevuti.

Supponiamo un contribuente che nel 2016 abbia sostenuto spese sanitarie pari a 1400 e di cui:

  • visita medica specialistica € 400
  • intervento del fisioterapista che non opera presso una struttura accreditata € 1000.

 

Consideriamo un Rimborso da parte della cassa sanitaria:

  • 70% delle spese sostenute: (1000+400) x70% = € 980

Nella dichiarazione precompilata 2016 sono considerati il rimborso comunicato dalla cassa sanitaria e, tra le spese, solo quella relativa alla visita medica specialistica (il fisioterapista non accreditato non era tenuto alla trasmissione del dato per l’anno d’imposta 2015).
Pertanto, nella dichiarazione precompilata è inserito un importo pari a zero in quanto la differenza tra i dati relativi alle spese sanitarie a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e i rimborsi comunicati (€ 400 – € 980) risulta negativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In questo caso il contribuente modifica la dichiarazione riportando l’importo detraibile pari a € 420 (differenza tra le spese sostenute € 1.400 e quelle rimborsate € 980).

    La cassa avente fini assistenziali ha comunicato i dati dei rimborsi non operando alcuna distinzione tra spese automaticamente agevolabili e spese agevolabili a determinate condizioni oppure tra spese sanitarie e spese non sanitarie (per esempio nel caso di rimborsi relativi a fatture emesse da strutture socio-sanitarie in cui non sono distinte le spese sanitarie e le spese di comfort). È necessario inserire in dichiarazione solo le spese effettivamente detraibili, tra le quali non rientrano quelle di confort.
La cassa sanitaria non ha distinto, nella comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate, la parte di rimborsi che riguarda le spese sanitarie riferite ai familiari dell’iscritto alla cassa. In questo caso, nella dichiarazione precompilata dell’iscritto non vengono riportati né le spese sanitarie né i rimborsi, mentre nel foglio riepilogativo vengono riportate le spese sanitarie da questi sostenute e tutti i rimborsi erogati dalla cassa. Se i familiari cui si riferiscono le spese rimborsate sono fiscalmente a carico, il contribuente integra la dichiarazione riportando le spese sanitarie sostenute per sé e per i familiari a carico al netto dei relativi rimborsi. Se, invece, i familiari cui si riferiscono le spese rimborsate non sono fiscalmente a carico, il contribuente indicherà dichiarazione solo le spese sostenute per se stesso al netto dei relativi rimborsi.
Spese universitarie Inserimento nel Quadro D (Redditi soggetti a tassazione separata) di rimborsi di spese portate eventualmente in detrazione in anni precedenti. L’Agenzia delle Entrata non conosce se le spese siano state effettivamente detratte dal contribuente nelle precedenti Dichiarazioni dei Redditi. Se il contribuente, nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, non ha portato in detrazione le spese rimborsate (tutte o in parte) oppure ha detratto le spese sostenute già al netto dei relativi rimborsi, può modificare la dichiarazione precompilata riducendo o eliminando i rimborsi indicati tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.
25 Mag 2017

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